Il progetto di questa casa in collina nasce proprio dall’idea di godersi la zona giorno, nonché l’ambiente più grande e più bello che è stato restituito all’abitazione. A tutte le ore e in tutte le occasioni. Così living room, cucina e sala da pranzo convivono in sequenza nello stesso ambiente sotto la luce gentile di una grande Luna piena. Tutto si svolge sotto il suo sguardo, in continuità e senza barriere o divisioni, se non quella data dall’isola con fuochi a induzione che separa la zona operativa da quella più conviviale.
La sala da pranzo è arredata con un tavolo quadrato di design, sedute in pelle e una sospensione leggera ed elegante, che proietta un fascio luminoso concentrato sul piano in marmo di Calacatta. Il fondale di questa scena è occupato da un’articolata libreria fatta di piccole nicchie, sfruttato anche come contenimento ed elemento per nascondere la televisione. Scelte semplici e lineari, insomma, perfette per creare un’atmosfera informale e rilassante: cucinare e ricevere gli amici sono tutte attività che si svolgono in assoluta armonia.
Lo spazio è ampio e inondato di luce, con un soffitto alto, anzi altissimo, dove è stato possibile esporre alla vista una scala con gradini a sbalzo e un piccolo soppalco per raggiungere l’ingresso alla camera padronale. Anche qui, i confini della stanza armadi, della camera e del bagno si confondono in un unico ambiente e lo sguardo corre libero senza interruzioni fino a un setto in resina che nasconde ma non chiude la zona doccia, creando quella necessaria separazione tra camera e servizi.
Ritornando sul soppalco che si affaccia sulla zona giorno sottostante, si ha una lettura ravvicinata dei soffitti in travi, volutamente dipinti con una tonalità di grigio caldo, più scuro delle pareti, proprio per potenziare il chiaro di Luna, la vera protagonista di questa casa. Perché ogni volta che si accende, da qualunque parte la si osservi, fa vibrare gli spazi e sognare le persone.
Non ci limitiamo a progettare semplicemente delle stanze e degli arredi, ma creiamo contesti che si trasformano in esperienze di vita, gesti, momenti, rituali, e spazi personali. Forse questo è il tratto più gratificante del lavoro dell’architetto.
Il progetto di questa casa in collina nasce proprio dall’idea di godersi la zona giorno, nonché l’ambiente più grande e più bello che è stato restituito all’abitazione. A tutte le ore e in tutte le occasioni. Così living room, cucina e sala da pranzo convivono in sequenza nello stesso ambiente sotto la luce gentile di una grande Luna piena. Tutto si svolge sotto il suo sguardo, in continuità e senza barriere o divisioni, se non quella data dall’isola con fuochi a induzione che separa la zona operativa da quella più conviviale.
La sala da pranzo è arredata con un tavolo quadrato di design, sedute in pelle e una sospensione leggera ed elegante, che proietta un fascio luminoso concentrato sul piano in marmo di Calacatta. Il fondale di questa scena è occupato da un’articolata libreria fatta di piccole nicchie, sfruttato anche come contenimento ed elemento per nascondere la televisione. Scelte semplici e lineari, insomma, perfette per creare un’atmosfera informale e rilassante: cucinare e ricevere gli amici sono tutte attività che si svolgono in assoluta armonia.
Lo spazio è ampio e inondato di luce, con un soffitto alto, anzi altissimo, dove è stato possibile esporre alla vista una scala con gradini a sbalzo e un piccolo soppalco per raggiungere l’ingresso alla camera padronale. Anche qui, i confini della stanza armadi, della camera e del bagno si confondono in un unico ambiente e lo sguardo corre libero senza interruzioni fino a un setto in resina che nasconde ma non chiude la zona doccia, creando quella necessaria separazione tra camera e servizi.
Ritornando sul soppalco che si affaccia sulla zona giorno sottostante, si ha una lettura ravvicinata dei soffitti in travi, volutamente dipinti con una tonalità di grigio caldo, più scuro delle pareti, proprio per potenziare il chiaro di Luna, la vera protagonista di questa casa. Perché ogni volta che si accende, da qualunque parte la si osservi, fa vibrare gli spazi e sognare le persone.
Non ci limitiamo a progettare semplicemente delle stanze e degli arredi, ma creiamo contesti che si trasformano in esperienze di vita, gesti, momenti, rituali, e spazi personali. Forse questo è il tratto più gratificante del lavoro dell’architetto.