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Spazi pubblici: il futuro della comunità

Giugno 2024

La trasformazione di luoghi di passaggio in simboli identitari e vissuti dalla comunità, è l’obiettivo principe che ogni architetto dovrebbe avere durante la realizzazione di un progetto di uno spazio pubblico.

Dai community hub alle piazze ai centri culturali, dai parchi ai teatri alla riqualificazione di edifici in disuso, il dibattito sugli spazi pubblici è attuale, poiché proprio da essi può ripartire e migliorare la vita della comunità.

A volte il progetto nasce dai bisogni che i cittadini hanno espresso, ma spesso è proprio dalla presenza di un nuovo spazio con nuove potenzialità che nasce dell’interesse e della partecipazione finora sommessa o celata.

Ma veniamo a noi: come si fa a rigenerare o riqualificare uno spazio?

Osservare, ascoltare, fare rete.

Innanzitutto è fondamentale partire dall’osservazione e capire come effettivamente i cittadini utilizzano (o non utilizzano) un certo luogo. Proprio da qui è possibile capirne le mancanze ma anche funzionalità da mantenere o da implementare.

È fondamentale quando ci si approccia a questo tipo di progettazione che il primo attore da tenere in considerazione è il territorio stesso e, più specificatamente, la comunità.

La comunità infatti, non dev’essere solo la cartina al tornasole di un progetto, ma anche il referente principale durante la sua ideazione, poiché spesso il cittadino conosce già i propri bisogni e cerca un modo per soddisfarli.

L'Architettura della Comunità: Spazio Pubblico e Responsabilità Sociale

L'architettura della comunità è un concetto che va oltre la semplice costruzione di edifici. Essa rappresenta un approccio progettuale che mette al centro le persone e le loro interazioni sociali. Il ruolo dell'architetto, in questo contesto, diventa cruciale per creare spazi che non solo rispondano alle esigenze funzionali, ma che favoriscano anche il benessere e la coesione della comunità.

L'Importanza dello Spazio Pubblico

Gli spazi pubblici, fondamentali per la riqualificazione e rigenerazione urbana, combinano dinamiche progettuali e programmatiche con pratiche sociali, economiche e culturali. Questi spazi fungono da contenitori di socializzazione della città, luoghi di incontro e attività collettive che non possono essere rigidamente predefiniti. L'interazione sociale in uno spazio pubblico è continua e imprevedibile, determinata dalle percezioni e dagli usi degli abitanti. Se uno spazio pubblico non viene vissuto e trasformato dalle persone, rimane inerte e privo di vita.

Gli spazi pubblici offrono un accesso libero ed egualitario a chiunque e sono soggetti a variabili temporali e agli eventi che ne influenzano l'animazione. Riflettono il ritmo unico di ogni città e ospitano una varietà di eventi che contribuiscono alla dinamica urbana, ma anche al potenziale disordine.

Quando noi architetti progettiamo uno spazio comunitario, dobbiamo tener conto di vari aspetti, tra cui l'accessibilità, la sicurezza, la versatilità d'uso e l'estetica. Un buon spazio pubblico è accogliente e inclusivo, capace di ospitare una varietà di attività e gruppi eterogenei.

La presenza di spazi pubblici ben progettati può avere effetti positivi su molteplici aspetti della vita comunitaria. Studi hanno dimostrato che tali spazi possono migliorare la salute mentale e fisica degli abitanti, ridurre la criminalità e rafforzare i legami sociali. Un esempio emblematico è il recupero di aree urbane degradate attraverso la creazione di parchi e giardini comunitari, che trasformano zone abbandonate in vivaci centri di attività sociale.

La Responsabilità dell'Architetto

L'architetto ha una grande responsabilità nel progettare spazi che non solo siano funzionali ed esteticamente piacevoli, ma che rispondano anche alle necessità sociali ed emotive delle persone che li utilizzeranno. La progettazione di un’area condivisa richiede una comprensione profonda delle dinamiche sociali e una sensibilità verso le esigenze della comunità. Questo implica un processo di ascolto e coinvolgimento degli abitanti, per assicurarsi che le loro voci siano rappresentate nel progetto finale.

Un architetto responsabile deve considerare l'impatto a lungo termine delle sue opere sull'ambiente e sulla società. La sostenibilità, sia ambientale che sociale, è un principio fondamentale. L'utilizzo di materiali ecologici, la creazione di spazi verdi e l'attenzione al risparmio energetico sono aspetti cruciali che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e a preservare le risorse per le future generazioni.

L'architettura della comunità, quindi, rappresenta un approccio integrato alla progettazione urbana, dove lo spazio pubblico gioca un ruolo centrale nel promuovere la vita sociale e il benessere collettivo. Il compito dell'architetto è quello di creare spazi che rispecchino i valori e le esigenze della comunità, favorendo un ambiente inclusivo e sostenibile. In questo modo, l'architettura non solo costruisce edifici, ma contribuisce a costruire comunità più forti e resilienti.

La Carta dello Spazio Pubblico

La Biennale Spazio Pubblico ha redatto la "Carta dello Spazio Pubblico", che definisce questi luoghi come fondamentali per il benessere individuale e sociale, poiché promuovono la convivialità e la diversità culturale. Questo documento parte dall’idea che uno spazio pubblico è, in prima istanza, un bene comune, e proprio per questo è importante proteggerlo e valorizzarlo.

Per tutti coloro che credono nella città e nella sua capacità di accoglienza, solidarietà, partecipazione e condivisione, la Carta dello Spazio Pubblico vuole essere un punto di partenza per una riflessione sull’unicità di ogni luogo e sulle sue potenzialità.

Un esempio è il progetto che abbiamo realizzato per la nuova Piazza del Municipio a Capannori, che ha trasformato il volto e la modalità di fruizione di quest’area. Il grande spazio antistante la sede comunale è stato concepito per offrire la massima flessibilità e permettere lo svolgimento di attività ed eventi legati a musica, arte, cibo, ecc., senza trascurare la progettazione delle aree verdi che offrono una naturale schermatura ai punti di sosta. La piazza è diventata un punto di ritrovo e centro vitale, dimostrando come l'architettura pubblica trovi il suo vero significato ed acquisisca valore attraverso l’uso da parte della comunità.

A tal proposito, l’ultimo punto della Carta dello Spazio Pubblico ci ricorda una cosa: l'impegno. Non basta ideare uno spazio, né progettarlo e realizzarlo, bensì bisogna promettere impegno per promuovere e difendere lo spazio pubblico nel tempo, come risorsa fondamentale per la vita delle comunità.

Luoghi dei futuri possibili: i Community Hub

Oggi, questo dibattito si concentra molto su un’innovativa tipologia di spazio: i community hub. Si tratta di luoghi ibridi e dinamici, difficili da incasellare in una definizione univoca, ma in grado di generare esiti di natura collettiva che si traducono in un aumento del dinamismo culturale, della coesione sociale, dell'inclusione e della densità delle relazioni. Ci sono però due elementi caratterizzanti:

1) Essere strutture a servizio della comunità, immobili ri-valorizzati che offrono e co-producono servizi integrati. Questi servizi spaziano dalla sfera sociale e culturale, al tempo libero, dalla promozione del lavoro alla sensibilizzazione ambientale, dalla partecipazione cittadina alla formazione.

2) Sono luoghi plurali, dove questa diversità si coniuga tanto nella varietà delle attività proposte quanto nella eterogeneità degli attori coinvolti. I Community Hub abilitano gli attori, sostengono percorsi di resilienza e animano il territorio in cui sono inseriti, facendo dello sviluppo locale un processo di crescita di comunità, basato su pluralità, coproduzione, circolazione e redistribuzione di valore percepito a più livelli.

In altre parole, i Community Hub possono definirsi come “luoghi dei futuri possibili” poiché al disegno progettuale si affiancano la flessibilità e l’apertura ai diversi scenari plausibili, rendendo queste iniziative capaci di adattarsi ai cambiamenti e ai nuovi bisogni emergenti.

Considerando lo spazio pubblico un bene comune, è importante ricordare che esso appartiene a tutti i membri della comunità, e da tutti deve essere riconosciuta l’importanza di proteggerlo e valorizzarlo.

I Community Hub, in quanto spazi pubblici ri-valorizzati e messi a servizio della comunità, rappresentano una concreta attuazione di questi principi: celebrano la città come luogo di accoglienza, solidarietà e democrazia, promuovendo la convivialità e la diversità culturale.

Che si tratti di iniziative di rigenerazione o di riqualificazione, una cosa è certa: l’ideazione di uno spazio civico è un processo in divenire.

Un progetto può essere realizzato e completato, ma affinché un’area di uso collettivo rifletta veramente la comunità, questa deve evolversi e adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni che lo vivranno. Uno spazio pubblico è un luogo vissuto, ma anche vivo. Ed è per questo che bisogna dargli voce e sempre più ascolto.

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