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Il potere del colore: come la progettazione cromatica trasforma gli spazi e le emozioni

Ottobre 2024

Vi siete mai chiesti perché il colore è un elemento così importante per un ambiente? La scelta di una certa palette colori, infatti, non è soltanto una questione estetica, ma si avvicina molto di più a una scienza e, in qualche modo, anche all’arte. La progettazione cromatica è un processo articolato, che prende in considerazione numerosi fattori: la psicologia di chi vive un determinato spazio, la luce (naturale o artificiale che sia), ma anche i materiali e le forme, sia degli arredi che degli ambienti stessi. Secondo Giovanni Brino, architetto e teorico, potremmo paragonare la progettazione dei colori a una partitura musicale: come una sinfonia, anche l’architettura e il design d’interni si avvalgono di combinazioni armoniche di colori, che danno vita a emozioni e sensazioni capaci di influenzare profondamente chi vive questi spazi.

Ma parliamo di regole del design o di emozioni? Per spiegare questa scienza, ci viene in soccorso un concetto: la progettazione percettiva

Negli ultimi anni, il concetto di percezione è diventato centrale nella progettazione degli ambienti interni. Questa nuova visione va oltre la mera decorazione, mirando invece a modulare l'esperienza sensoriale delle persone che vivono lo spazio. Le superfici riflettenti, i colori saturi o desaturati, le tonalità calde o fredde, diventano strumenti per creare atmosfere. E atmosfere diverse sono spesso in grado di definire emozioni diverse. Se sappiamo costruire la giusta atmosfera probabilmente sapremo anche favorire una certa emozione.

A livello psicologico, i colori hanno un impatto significativo sul comportamento, sulla produttività, sul rilassamento e persino sull'equilibrio mentale. Tuttavia, non tutti i colori influenzano le persone allo stesso modo. Ad esempio, i toni freddi come il blu e il verde sono spesso scelti per ambienti dedicati al relax e alla meditazione, mentre i colori caldi, come il rosso e l'arancione, sono preferiti in spazi dove è richiesta energia, come palestre o aree destinate ad attività dinamiche.

La progettazione percettiva, però, non si ferma solo alla scelta di una determinata palette cromatica, ma si concentra anche sull'interazione tra colore, luce e materiali. La relazione tra questi tre elementi può infatti creare effetti ottici e spaziali che modificano la percezione di un ambiente. Per esempio, l'uso di colori scuri su superfici orizzontali può far sembrare una stanza più bassa, mentre colori chiari applicati al soffitto possono farla apparire più alta e ariosa.

Se dobbiamo però citare un nome, tra tutti non possiamo che nominare Le Corbusier

Nella sua Polychromie Architecturale, Le Corbusier, architetto di fama mondiale, ha sviluppato un sistema cromatico che prevede 63 colori suddivisi in due collezioni (1931 e 1956). Le sue scelte cromatiche non erano casuali: ciascun colore era attentamente selezionato per le sue proprietà psicologiche e percettive. La tavolozza di Le Corbusier include colori terrosi come ocra, marrone e verde oliva, che evocano stabilità e solidità, accanto a tonalità più fredde come l'azzurro e il grigio, che trasmettono leggerezza e spaziosità.

Secondo Le Corbusier, il colore era un elemento fondamentale per modificare la percezione dello spazio. I suoi colori "puri" dovevano funzionare come strumenti per articolare gli spazi e dare loro un ritmo. Una stanza con pareti dipinte di blu può sembrare più grande e più luminosa, mentre un corridoio dipinto di colori terrosi appare più solido e accogliente. La visione di Le Corbusier riguardo al colore come strumento architettonico rivoluzionò il modo in cui gli architetti e i designer pensavano al colore nelle loro creazioni.

Uso innovativo del colore in architettura

L'architettura moderna ha abbracciato il colore come un elemento chiave non solo per l'estetica, ma anche per la funzionalità e l'esperienza spaziale. Tra le sperimentazioni più innovative in questo campo c'è MVRDV, studio olandese noto per il loro approccio audace e sperimentale nell'integrazione del colore nei progetti architettonici.

Un esempio emblematico è il progetto "The Imprint" a Seoul, un complesso che gioca con l'applicazione dei colori e delle texture in modo inaspettato. Anche il progetto "Didden Village" a Rotterdam riflette questa sensibilità cromatica, con dei volumi realizzati sul rooftop di un edificio esistente, caratterizzati da blocchi colorati che conferiscono una nuova identità, distinta e ben riconoscibile, ad un intero fabbricato.

Il Nostro Approccio al Colore e ai Materiali

Il nostro approccio progettuale si fonda su un’analisi approfondita del contesto e su una forte interazione tra colori e materiali. L’uso di superfici diverse, in combinazione con tonalità selezionate, consente di creare effetti visivi e tattili che arricchiscono l'esperienza sensoriale degli utenti. Un esempio emblematico è il nostro progetto Luce Eterna, in cui, durante il restyling dell’abitazione, ci siamo divertiti a dare vita ai colori, veri protagonisti dello spazio.

In questo progetto, colori vividi come l’arancio rame si inseriscono in un ambiente quasi total white, irradiando la stessa intensità di un raggio di sole. Questa scelta non solo illumina ma riscalda anche la zona giorno, creando un'atmosfera accogliente. Inoltre, tocchi delicati di verde acquamarina tingono le superfici e gli arredi su misura in uno dei bagni, contribuendo a definire un ambiente perfetto per il relax. Che si tratti di pitture o carte da parati, gli episodi di colore ricorrono frequentemente nei vari dettagli della casa, definendo angoli inaspettati e speciali, come piccole iniezioni di buonumore per chi la abiterà.

Ogni scelta progettuale, insieme a ogni finitura, dal corten delle scale di ingresso al rovere rigato che nasconde le armadiature della zona notte, è stata pensata per impreziosire gli ambienti, bilanciare le proporzioni e scandire gli spazi. Ma, soprattutto, ogni elemento è stato concepito per accogliere e far provare un sentimento di appartenenza ai nuovi proprietari.

Un ulteriore esempio dell’uso interessante del colore è rappresentato dal progetto per la prima boutique monomarca dell’azienda lucchese Roberto Del Carlo, situata nel cuore del quadrilatero della moda di Milano, all’interno di uno storico palazzo settecentesco. Lo spazio, che si sviluppa su due livelli per un totale di circa 100 mq, si distingue per un minimalismo “accogliente”, caratterizzato dal grigio monocromatico del pavimento in resina e dalle pareti rasate effetto cemento. Questi toni neutri creano un contrasto elegante con le nicchie espositive in Corian bianco semilucido, inserite all’interno delle pareti.

L’illuminazione a LED, lungo tutta l’area, contribuisce a creare un’atmosfera soft, enfatizzando i colori dei pellami e i dettagli squisitamente artigianali delle calzature. Questo approccio non solo valorizza i prodotti in esposizione, ma crea anche un ambiente accogliente e raffinato, dove ogni visitatore può sentirsi parte integrante di un'esperienza unica.

Questi sono esempi di come il colore possa essere integrato in modo funzionale e concettuale, arricchendo l'architettura e trasformando spazi ordinari in esperienze visive e sensoriali straordinarie.

Non dimenticarsi mai di due cose: la luce e gli arredi!

Un altro aspetto fondamentale da considerare nel progetto cromatico è la luce. La luce naturale cambia nel corso della giornata, influenzando la percezione del colore. Un ambiente esposto alla luce solare diretta avrà una resa cromatica diversa rispetto a uno spazio illuminato solo artificialmente. La scelta del colore deve quindi tener conto delle variazioni luminose, in modo che l’ambiente risulti sempre armonioso e confortevole, indipendentemente dall’orario o dalle condizioni meteorologiche.

In ambienti con luce naturale abbondante, i colori scuri possono risultare affascinanti, mentre in stanze poco illuminate è consigliabile optare per tonalità chiare e luminose.

Ovviamente, non si può ignorare l'arredamento. I mobili e gli accessori devono dialogare con le pareti, i pavimenti e i soffitti per creare un insieme armonico. Gli arredi in legno, per esempio, si sposano bene con i colori naturali e caldi, creando un'atmosfera accogliente e confortevole. In contrasto, mobili moderni e minimalisti, spesso in materiali come il metallo o il vetro, richiedono palette di colori più neutre o fredde per mantenere la loro eleganza e pulizia visiva.

E potremmo andare avanti all’infinito, con infinite combinazioni cromatiche che riflettono le emozioni che vogliamo infondere a chi vive un certo ambiente.

Ma il punto ormai è chiaro: la progettazione cromatica si colloca al cuore della creazione di spazi che non solo sono funzionali, ma anche capaci di migliorare la qualità della vita. Il colore diventa, così, uno strumento potente per influenzare l'umore, la percezione. Possiamo dire che il giusto colore rende felici? Forse, un po’ sì.

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