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Esiste davvero una scuola ideale?

Febbraio 2024

Cos’è una scuola?

“Ripartire dalla scuola” è una frase fatta abbiamo sentito dire così tante volte che ci ha già stancati.
Ma se pensiamo invece al suo significato profondo e proviamo a rispondere alla domanda “cos’è davvero la scuola?”, allora le cose cominciano a farsi interessanti. Innanzitutto, e possiamo dirlo con certezza, la scuola è un luogo.
È fondamentale considerare non solo l'aspetto architettonico degli edifici scolastici, ma anche il loro impatto sull'apprendimento degli studenti nel lungo periodo, oltre a questioni come sicurezza, sostenibilità ambientale e manutenzione.
Si tratta di un luogo dalla duplice natura simbolica e pedagogica, certo, ma pur sempre un luogo. Per questo, un gruppo formato dai migliori architetti italiani (nominato direttamente dal Ministro Bianchi in accordo con le direttive del PNRR), ha tracciato nuove linee guida per una scuola ideale del futuro.
Si tratta di 10 punti fondamentali per riqualificare, ristrutturare e costruire edifici scolastici innovativi, che non siano soltanto spazi per insegnanti e alunni durante l’orario di lezione, ma che costituiscano un vero e proprio centro per la comunità.
Come Studio GAA, abbiamo partecipato a due concorsi per la progettazione di nuovi edifici scolastici finanziati dal PNRR, ne abbiamo vinto uno e siamo arrivati secondi nell’altro.
A marzo 2024 inizieranno i lavori per la Scuola Secondaria di primo grado N. Pisano a Marina di Pisa e saremo lo studio che guiderà il progetto.

Sarà un lavoro sinergico tra esperti d’architettura, di tecnologie, fornitori di materiali e professionisti nell’ambito della pedagogia, che ci hanno aiutati a ripensare lo spazio nella forma più ideale per l’apprendimento, lo scambio e l’interazione tra le persone e l’ambiente.

Le linee guida per una scuola innovativa

Le linee guida qui riassunte non sono precetti, bensì indicazioni e consigli da tenere presente se vogliamo davvero “ripartire dalla scuola”.
E, anche se le modifiche strutturali sono spesso necessarie, dobbiamo iniziare a pensare che si può iniziare anche da cose più semplici, come le soft qualities, ovvero tutte le qualità immateriali che riguardano il design primario dell’edificio (colori, materiali, luce, acustica, micro-clima); e gli arredi, che sono potenti strumenti di progetto e motori per trasformare la cose.
Ecco dunque le linee guida firmate da: Arch. Massimo Alvisi, Arch. Sandy Attia, Arch. Stefano Boeri, Arch. Mario Cucinella, Dott. Andrea Gavosto, Arch. Luisa Ingaramo, Prof. Franco Lorenzoni, Dott.ssa. Carla Morogallo, Arch. Renzo Piano, Dott.ssa Raffaella Valente, Arch. Cino Zucchi.

1) Una scuola di qualità
Il primo punto esprime l'importanza che una nuova scuola non abbia solo una funzione educativa, ma diventi anche un simbolo per la comunità in cui è inserita. Questo richiede un'architettura di qualità che risponda alle esigenze funzionali ma anche che si integri bene nel contesto sociale e territoriale.
Una scuola di qualità deve essere progettata considerando il suo ruolo civico nel territorio E il suo impatto pedagogico attraverso il design degli spazi interni ed esterni.

2) Una scuola a basso consumo
Le nuove scuole devono essere progettate con un basso impatto ambientale. Ciò implica l'adozione di soluzioni "low tech" che sfruttino in modo passivo le risorse naturali, riducendo così la necessità di impianti costosi e invasivi.
Alcuni punti chiave includono la massima utilizzazione della luce naturale, la presenza di elementi naturali per migliorare la qualità dell'aria, nonché soluzioni per garantire una resa acustica ottimale. Ma sostenibilità ambientale deve essere considerata anche nella gestione a lungo termine dell'edificio, con soluzioni progettuali che richiedano una manutenzione minima ed economica.

3) Una scuola sostenibile
Secondo l’Anagrafe Nazionale dell’edilizia scolastica, l’età media di un edificio scolastico è di 55 anni. Bisogna prevedere l’utilizzo di materiali eco-compatibile che si rigenerano in natura come il legno, per garantire una durabilità dello spazio nel tempo.

4) Una scuola aperta
La scuola deve essere un luogo aperto non solo durante l’orario mattutino delle lezioni. Aprire la scuola significa trasformarla in un centro civico importante per la comunità. Per farlo, è necessario incentivare la mescolanza tra generazioni, saperi, competenze e momenti di fruizione diverse.

5) Una scuola fra dentro e fuori
Ancora oggi, la didattica all’aperto è poco utilizzata in Italia. Corti e cortili di molte scuole sono oggi sottoutilizzati, pur costituendo una grande risorsa per l’azione educativa. L’interazione con l’esterno infatti produce sempre apprendimento, soprattutto quando si tratta di un’interazione con spazi naturali.

Una scuola per tutti, anche per chi non va a scuola

6) Una scuola per apprendere meglio
Non può esistere nessuna architettura scolastica ideale se non prendiamo in considerazione i requisiti pedagogici. Gli spazi devono adattarsi ai modelli di insegnamento diversi ma anche ai diversi processi di apprendimento, dal momento che ogni bambino e ragazzo ne ha uno. La scuola dev’essere un luogo in grado di valorizzare le differenze e di aiutare ciascuno a crescere e sviluppare le proprie capacità

7) Una scuola per chi ci lavora
Nell’ottica di estendere il tempo trascorso a scuola fuori dal canonico orario, è fondamentale ripensare e migliorare gli spazi di lavoro anche per insegnanti e collaboratori scolastici.

8) Una scuola per i cinque sensi
L’apprendimento si sviluppa attraverso tutti i cinque sensi. Ad esempio, per la dimensione tattile, è preferibile utilizzare materiali naturali come il legno.

9) Una scuola attrezzata
Le aule dovranno essere attrezzate per consentire un apprendimento pratico e teorico di ciascuna materia. Anche gli arredi degli spazi comuni e delle aule sono connettori per l’interazione.

10) Una scuola connessa
Le tecnologie adeguate sono imprescindibili per una scuola del futuro.
Bisogna predisporre gli edifici di rete veloci, sicure, flessibile e capillare, perché la connessione consenta scambi di informazioni ma anche lezioni più ricche e sempre a disposizione di tutti.

La nostra proposta in accordo con le linee guida

Quando lo studio ha partecipato ai concorsi per le nuove scuole a Marina di Pisa e a S. Marcello Pistoiese, è stato chiaro fin da subito che le idee potevano partire solo da questo tipo di presupposto: realizzare una scuola oggi significa realizzare una scuola quanto più possibile del futuro.
Per questo, i due progetti da noi presentati si sono concentrati per dare risposte concrete alle 10 linee guida appena descritte.
Per sfidare le leggi del tempo ad esempio, è stato proposto l’utilizzo di materiali eco-compatibili e a ciclo continuo come il legno; per fronteggiare le scommesse ambientali abbiamo invece studiato e messo a punto sistemi di riscaldamento e aereazione che sfruttano fonti energetiche sostenibili, ma anche tecniche all’avanguardia per l’illuminazione delle aule e pannelli solari.
Ma soprattutto, seguendo la direzione dell’inclusione delle diversità e l’interazione tra gli individui e l’ambiente, abbiamo proposto un nuovo modello strutturale e architettonico della scuola: laboratori ben attrezzati, ampi spazi comuni interni ed esterni, arredi utili allo sviluppo delle relazioni interpersonali e predisposizione di pareti manovrabili per andare incontro alle necessità di insegnamento.

Nuove connessioni tra la scuola e la comunità

Per noi, progettare una scuola oggi, significa forse, più di tutto, avere l’opportunità di ideare un centro vitale per la comunità, riconnettere l’ambiente e il territorio alle persone, far parlare storia e natura e generazioni insieme e a confronto. Tutto in un unico spazio animato dai ragazzi, dagli insegnanti e da tutti i cittadini.
Un’opportunità per fare la nostra piccola parte nel territorio, rispettarlo e valorizzarlo, ma anche cambiarlo tenendo conto di quanto sia fondamentale un rapporto sano tra il vecchio e il nuovo, tra uomo e natura.

STUDIO GAA
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